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Pino ROVEREDO,

Schizzi di vino in brodo,

Einaudi, 2006

Pino Roveredo, con una vita articolata alle spalle, è riconosciuto come uno dei migliori scrittori d'Italia, dotato di una forza poetica straordinaria.  Figlio di sordomuti, ha passato l'infanzia e parte dell'adolescenza nell'Istituto dei poveri. E' caduto nell'abisso dell’alcool, giungendo addirittura al delirium tremens, è entrato e uscito dal carcere soprattutto per rissa, ha conosciuto anche il manicomio, ma la scrittura è stata la sua ancora di salvezza, che gli ha permesso di uscire dall'inferno in cui era precipitato.  

Oggi vive a Trieste con
  la moglie e i figli efa parte  di varie organizzazioni umanitarie.
In sole 32 pagine, nel suo ultimo libro, affronta il tema della
 vita nelle sue difficoltà e il modo miglioredi reggerla.

Esso si  compone di tre parti:

    1. LA LETTERA: un dialogo immaginato tra padre e figlio, in cui  emergono ricordi della fanciullezza, inquadrati in un clima prettamente familiare.


    2. IL RACCONTO:
    "Il gioco del  filo", con una serie di insegnamenti : che incitano a vivere, a fare, a non cadere senza ritorno. Si tratta di insegnamenti che resistono nel tempo: validi per  sempre, per chiunque, ovunque.

    3. LA POESIA.

 

Citazioni da:  "Il gioco del filo"
 

Attento alla fretta ragazzo, prima di usarla dalle un motivo. Ricordati che l'apparenza è la mascheraa dell'inganno.

Le mani, quelle usale per costruire, sputaci sopra la voglia di fare e poi stringi martelli e mattoni, costruisci case alte e resistenti.

Le mani, le meravigliose mani, usale per dipingere le dolcezze che ricevi dagli occhi, adoperale per scrivere, metti su carta tutto quello che ti comanda il cuore, non vergognarti.

Corri ragazzo, corri sopra mesi pacifici, non farti attirare dall’euforia degliscoppi.

Tu, ragazzo, corri il più Contano possibile dalle medaglie e dai coltelli.

Ti raccomando, non avvelenarti igiorni con la rabbia: rispetta la vita.

Se ti senti un animo bastardo, non sforzartidi fare il cane di razza.

Se ti viene voglia di vivere un mese da cicala, compratelo prima con undici mesi da formica. E attento agli amici improvvisi, qualcuno si giurerà fratello e poiti insedierà la casa e la sposa.

Togliti i riflessi vanitosi dagli  specchi e sopporta gli  infelici, non aspettare che il dolore ti tocchi per essere dalla loro parte.

Spremi l'amore fino all'ultima goccia, non risparmiarti [...] e vedrai sorrisi immensi che ti torneranno indietro.

 

 

ISIS J.F.Kennedy Monselice                                                                                                                                                             © raccisa 2006